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Utilizzo Condizionatori Estate

Utilizzo Condizionatori Consapevole in Estate

Caldo torrido e bollette infernali… ecco come non scottarsi!
Un consiglio semplice e utile che fa capo alla consapevolezza dei consumi.

Con queste temperature africane, non resta che cedere all’utilizzo del condizionatore.
Nonostante possa sembrare una scelta intelligente l’uso parsimonioso del nostro fresco amico, sono necessarie delle considerazioni per far luce sul suo reale consumo.

Accendere e spegnere il condizionatore nell’arco delle ore del giorno e della notte ad “intermittenza” non ci permette di risparmiare ed inoltre ci costringe a patire il caldo a fasi alterne… un’incubo!

Ogni volta che accendiamo e spegniamo il condizionatore, l’apparecchio riparte ed impiega molto tempo ed energia per raggiungere la temperatura desiderata: ergo consuma molto di più e ci mette nella condizione di vivere attaccati al termostato!

Cosa fare per risparmiare quindi?

Tenerlo accesso con maggior costanza ed aver cura di impostare una temperatura di pochi gradi inferiore rispetto a quella esterna senza mai esagerare. Mai scendere al di sotto di 6° rispetto al clima esterno, considerando che la temperatura migliore per una giornata gradevole si aggira intorno ai 25°.

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Monopattini Elettrici: mille vantaggi su ruote

L’esigenza di evitare assembramenti sui mezzi pubblici durante la pandemia ha improvvisamente incentivato l’utilizzo quotidiano dei monopattini elettrici innescando un circolo virtuoso di praticità ed ecosostenibilità.

Facili da utilizzare e da parcheggiare, i monopattini rappresentano il primo pilastro della cosiddetta “mobilità ecosostenibile”, green ed economica, in grado di farci risparmiare denaro, ma anche tanto, tanto tempo.

ECOlogici ed ECOnomici!

Il loro utilizzo, in alternativa alle classiche ed inquinanti automobili contrasta nettamente le emissioni di CO2 (in quanto non necessitano di carburante) ed al contempo abbatte notevolmente i costi di mobilità che naturalmente sono previsti nel budget giornaliero di ognuno di noi.
Basti pensare che, grazie ai vari servizi di noleggio ormai disponibili sulla quasi totalità del territorio Italiano, non è neppure più indispensabile l’acquisto del mezzo!

Noleggi accessibili ed alla portata di ogni tasca, fanno del monopattino elettrico una vera e propria risorsa “super smart”, in grado di rivelarsi disponibile in ogni punto della città, senza l’ingombro di un mezzo da parcheggiare presso il proprio domicilio, senza la preoccupazione di doversene caricare il peso anche quando non si intende utilizzarlo tra una tratta e l’altra ma soprattutto senza dover gestire gli enormi grattacapi economici della ordinaria manutenzione di un prodotto di proprietà.
Anche nel caso in cui si opti per l’acquisto, il monopattino elettrico si piazza comunque sul podio dei mezzi più economici, in quanto basilarmente sul mercato con un prezzo medio di listino decisamente accessibile e con dei costi di manutenzione contenuti date le naturali dimensioni del mezzo e la poca componentistica di costruzione.

Insomma una vera e propria rivoluzione su ruote, alla quale è impossibile rimanere indifferenti.

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colonnine elettriche per il cambiamento

2035: le colonnine (elettriche) del cambiamento

Il Parlamento europeo ha ufficialmente deciso che si interromperà la produzione di automobili alimentate a benzina e a diesel entro il 2035; i veicoli già acquistati prima di quella data, potranno circolare fino a quando saranno in grado di affrontare la revisione obbligatoria, ovvero finché sarà garantita vendita e produzione dei vari componenti di ricambio.

Una vera e propria rivoluzione, che avrà bisogno di tutto il supporto possibile tecnologico ed economico.

Per agevolare tale importante transizione ad esempio, il Governo dovrà continuare ad incentivare l’installazione di colonnine elettriche di ricarica nelle abitazioni private (come attualmente fa, attraverso ecobonus e superbonus 110%).

Le colonnine come punto di ricarica per i veicoli elettrici saranno inoltre integrazione obbligatoria per gli attuali distributori di carburante, affiancando ufficialmente le classiche pompe di benzina, gas e gasolio.

ꜰᴏɴᴛᴇ: laleggepertutti.it
https://bit.ly/3MDwv2e

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Allergie e Purificatori: un respiro in bolletta

Con l’arrivo della bella stagione ricompaiono i fastidiosi sintomi legati ad allergie ai pollini.

La maggior parte dei disturbi legati ai pollini influiscono in maniera incisiva sulla qualità della vita di chi ne soffre, compromettendone ad esempio il sonno o la capacità di concentrazione e causando generalmente un forte stato di irritabilità.

L’istinto porta a “proteggersi” scegliendo di trincerarsi in luoghi chiusi, dove i pollini hanno minor circolazione, ma restare in casa è una soluzione efficace solo se l’aria domestica viene costantemente ricambiata e purificata.

La scelta migliore che si possa fare a questo punto è valutare l’acquisto di un purificatore d’aria.

Vi starete domandando come mai, noi di Elettrica abbiamo deciso di trattare l’argomento? ecco spiegato il motivo…

Per trarre maggior beneficio possibile dall’utilizzo di un purificatore d’aria, è necessario tenerlo sempre acceso, affinché l’aria di casa venga pulita e riciclata più e più volte diventando sempre più pulita e salubre.
Chiaramente fa un po’ paura un elettrodomestico costantemente in funzione, soprattutto perché non si ha la percezione di quanto consumi.

• A questo punto, FACCIAMO LUCE!

Partiamo dal presupposto che il valore di consumo di un purificatore, dipende strettamente dalla velocità del flusso d’aria utilizzato, ma volendo considerare un valore generico, sappiamo che la maggior parte dei purificatori d’aria HEPA consuma circa 50-100 watt all’ora; significa che è possibile lasciare il purificatore acceso tutta la notte senza subire un notevole impatto economico in bolletta, in quanto il suo potere di consumo è tra i più bassi tra gli elettrodomestici casalinghi.

È proprio il caso di dirlo: con un buon purificatore d’aria e con i consigli di Società Elettrica, potrete finalmente tirare un respiro di sollievo!

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Batterie addio usa e getta - Ricarica Energia

Addio batterie usa e getta, l’energia si ricarica

Sui nostri Social, abbiamo scherzato parlando di energia trasportabile (la “presa-in-giro”), concludendo che ogni batteria, altro non è che una piccola fonte di energia “prêt-à-porter”.

Sono proprio le batterie, argomento attualissimo, al centro di una svolta epocale.
L’Unione Europea ha appena proposto un pacchetto di norme riguardanti il mondo delle batterie.
Lo scopo principale è quello di renderle più sostenibili, più efficienti, facili da sostituire e smaltire.

Ecco perché, l’UE ha deciso di stoppare la produzione di pile “usa e getta” favorendo al diffusione di quelle ricaricabili, in grado di essere utilizzate più volte.
Dal 2027, le pile “usa e getta”, saranno totalmente bandite dalla vendita.
In commercio troveremo solo batterie in grado di garantire un certo numero di ricariche, con degli standard qualitativi specifici.

Saranno bandite anche le stesse batterie ricaricabili che però siano effettivamente di bassa qualità e con un ciclo di vita breve.

La regolamentazione inoltre, vuol favorire sin da subito l’incremento di materiali rigenerati nelle nuove ricaricabili; a partire dal 2030 infatti, i produttori di batterie, dovranno garantire un quantitativo minimo di materiale rigenerato che dovrà essere contenuto nelle batterie, destinato ad essere incrementato di anno in anno.

In fine, la proposta europea, si rivolge anche al mercato dei dispositivi elettronici, in particolar modo ai produttori di smartphone, obbligandoli ad inserire nei propri prodotti, batterie che possano essere facilmente sostituite e reperite in autonomia dall’utente.
A tal proposito, i produttori dovranno garantire la presenza delle batterie di ricambio sul mercato per almeno dieci anni dalla data di lancio del prodotto.

Una transizione fatta di pro e di contro che si bilanciano per migliorare il futuro del pianeta.

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Come scegliere e utilizzare la lavatrice

Facciamo luce su uno degli elettrodomestici più amati di sempre: la lavatrice.
Se vi state accingendo ad un nuovo acquisto o semplicemente cercate qualche suggerimento di utilizzo “smart”, abbiamo stilato una breve lista di accorgimenti per rendere l’utilizzo della lavatrice, consapevole ed economico.

• COMPRA LA LAVATRICE “GIUSTA”
come per tutti gli elettrodomestici, scegli la classe energetica più vantaggiosa ed opta per prodotti che vantino la possibilità di scegliere programmi “ECO”.

• OCCHIO ALLE ETICHETTE!
è meglio rendere il carico il più uniforme possibile separando il bucato in base al tessuto ed alla tipologia di sporco.

• NON RIEMPIRE TROPPO IL CESTELLO
caricare eccessivamente la lavatrice porta ad affaticare il motore con il rischio concreto di danneggiarlo. Inoltre un carico massivo, aumenta il rischio di trovare panni non correttamente puliti, rendendo necessario un secondo lavaggio.

• EVITA IL PROGRAMMA DI PRELAVAGGIO
è un’inutile spreco di acqua ed energia se si tratta di bucato mediamente sporco. Si consiglia di sceglierlo solo in caso di un carico di panni molto molto sporchi.
Piuttosto opta per del tempo in ammollo.

• SCEGLI LA GIUSTA TEMPERATURA
temperature troppo alte, consumano troppo e rovinano i capi. è importante scegliere di lavare a 90 gradi solo biancheria in grado di sostenterei tali temperature, che sia inoltre veramente molto sporca.

• SCEGLI IL PROGRAMMA ECOLOGICO
se la tua lavatrice te lo permette, seleziona il programma “ECO”; questa opzione è in grado di generare un risparmio energetico anche del 30-40%!

• ORDINARIA MANUTENZIONE
una lavatrice, come un qualsiasi elettrodomestico, è pienamente performante ed efficiente (anche in termini di consumi energetici) solo se correttamente utilizzata e regolarmente pulita.

Una pulizia costante, consentirà di utilizzarla a lungo nel tempo, mantenendo costanti le sue originarie potenzialità!

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Spegni e cucina! La cottura passiva.

Con la crisi energetica in atto, ogni accorgimento o “trucco” può rivelarsi interessante per un consumo consapevole dell’elettricità e del gas.
Vogliamo parlarvi della cottura a fuoco spento, chiamata anche “cottura passiva”, utilizzato da molti chef stellati, ma ancora sconosciuta e riportata alla ribalta grazie a Bressanini, il chimico famoso per le sue clip sulla scienza in cucina.

Come funziona?
La cottura della pasta si basa sulla denaturazione delle proteine e sulla trasformazione dei nutrienti; questi due fenomeni avvengono tutti al sotto dei 100° ma comunque al di sopra degli 80°.
Ovvero la pasta cuoce già a 80°!
L’idea è quella di portare l’acqua a 100° e poi spegnere il fuoco: la pasta cuocerà correttamente a patto che la temperatura non scenda mai sotto gli 80°.

Come facciamo a preservare il calore per tutto il tempo di cottura?
Favorendo “l’inerzia termica” dell’acqua! Una pentola d’acciaio a fondo spesso è meglio di una in alluminio per mantenere il calore, ed è di fondamentale importanza la presenza di un coperchio che crei una chiusura ermetica, quindi poco dispersiva.

Vediamo quindi quali sono le regole per sperimentare la cottura passiva.

LE REGOLE DELLA COTTURA PASSIVA:
* acqua in pentola! (circa 1 litro per 100 gr / 150gr di pasta max)
* Accendere il fuoco e coprire subito la pentola per accelerare il riscaldamento dell’acqua
* alle prime bollicine sul fondo (indice dei 90° raggiunti) buttare la pasta, salare e mescolare brevemente affinché non si incolli
* attendere l’ebollizione, abbassare la potenza, mescolare nuovamente e coprire
* calcolare i tempi di cottura previsti sulla confezione
* Non spegnere il fuoco subito ma attendere circa 1 min. per ridurre il rischio che la temperatura scenda sotto gli 80°

Vale la pena provare, non credete?

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costi consumi termoventilatore

Sogni un Caldo Bagno? Costi e Consumi Medi di un termoventilatore

Con il freddo pungente delle mattine dei primi mesi dell’anno, è desiderio comune svegliarsi e ritrovarsi in un bagno caldo e accogliente.

La soluzione più gettonata è l’utilizzo di termoventilatore da bagno.

Il termoventilatore da bagno è un’ottima soluzione per ambienti piccoli, data la velocità con cui riscalda l’ambiente di una stanza, riducendo la necessità di accendere il riscaldamento generale di casa.

Indispensabile, quando al mattino si utilizza il bagno e velocemente ci si fa la doccia, o ci si prepara per uscire di casa.
Bisogna ricordare che ha un costo energetico alto per cui va utilizzato con parsimonia.
Quale potenza scegliere per il nostro termoventilatore?
Per scoprirlo basta un semplice calcolo: moltiplicate la cubatura del vostro bagno, per il coefficiente di coibentazione dell’ appartamento.

Scopriamo qualcosa di più circa il coefficiente di coibentazione!
Una casa ben coibentata e isolata, solitamente ha un valore molto basso, compreso tra 0,3 e 0,6 mentre le case meno isolate avranno valori compresi tra 1 e 2 e per le case moderne sarà difficile superare questi valori.
La fascia superiore è tipica invece di vecchie case in legno, container e prefabbricati in lamiera.

Facciamo un esempio:
⁃ bagno di 11 mq
⁃ altezza bagno 3 metri
⁃ coefficiente di coibentazione 0,2
11 x 3 x 0.2 = 6,6
  _________

Se moltiplichiamo questo numero per 100, otterremo il Wattaggio ideale = 660W
Per evitare inutili sprechi adesso sapete cosa acquistare!

Ma quanto può arrivare a costare un’ora con un termoventilatore da 2000W acceso, impostato alla massima potenza?
Semplice: 2kWh * prezzo al kWh del nostro gestore.
Supponiamo un costo di 0,25 cent kWh, avremo: 2kWh * 0,25 €/h = 0,50€.
Un’ora al giorno avrebbe un costo mensile di circa €15

Noi di Elettrica speriamo che i nostri consigli facciano luce su questo elettrodomestico e vi aiutino a consumare meno e risparmiare di più!

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Cottura a induzione

Cottura a induzione: l’alternativa al gas, economica e veloce

Dopo le maratone ai fornelli delle festività a molti sarà capitato di sognare una cucina super moderna e tecnologica.

Noi di Elettrica sappiamo che sebbene esistano diversi sistemi di cottura elettrici, la tecnologia dei piani cottura a induzione è quella più moderna.

Nei piani a induzione il calore viene prodotto tramite un campo magnetico, generato da bobine alimentate dell’elettricità, trasferendosi direttamente alle pentole.
Le pentole devono avere uno strato inferiore ferroso, per attivare il campo magnetico del piano. Non sono pentole speciali, anzi è sorprendente scoprire quante delle pentole comunemente utilizzate siano in realtà già compatibili con l’induzione verificando il magnetismo del fondo con una calamita.
Proprio come una calamita il calore abbraccia la pentola senza disperdersi!

Pensate che una cucina tradizionale a gas ha un rendimento tra il 40 ed il 55% a causa dell’elevata dispersione termica della fiamma mentre un piano cottura a induzione ha un rendimento di ben il 90%.

Ad esempio, un piano a induzione per avere una potenza termica da trasmettere al cibo di 1,1 kW, consumerà 1,2 kW di energia elettrica, mentre un fornello a gas circa 2,0 kW in combustibile.

La vera chiave per comprende i vantaggi dell’induzione è il fattore “tempo”: grazie alla scarsissima dispersione raggiunge risultati di ebollizione e cottura in tempi brevissimi, con conseguente vantaggio economico (e umano).
Nella convenienza in termini umani e quindi nell’ottimizzazione dei ritmi di vita personali, figura inoltre la “pulizia”, semplice e rapida della vetroceramica dei piani a induzione.

Una scelta intelligente, che ha il potenziale per sostituirsi totalmente al gas in tutte le case, magari anche con l’aiuto green del fotovoltaico!

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Termosifoni: trucchi e informazioni per raffreddare la bolletta

Termosifoni: trucchi e informazioni per raffreddare la bolletta

Nonostante questo inverno non si stia rivelando particolarmente rigido, è bene prepararsi all’arrivo di temperature più fredde, riscaldando con intelligenza le abitazioni.

Tema attualissimo è quello dell’𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗮𝗱 𝗘𝗡𝗘𝗥𝗚𝗜𝗔 𝗲 𝗚𝗔𝗦, quest’ultimo fondamentale per alimentare i CALORIFERI.

Un utilizzo intelligente dei caloriferi quindi, può incidere sulla qualità dell’aria, sulla tutela dell’ambiente e soprattutto sulle nostre tasche.

𝗠𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝘂𝘀𝗮𝗿𝗹𝗶 𝗮𝗹 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼, 𝗶𝗺𝗽𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗼 𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗹𝗶 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗲… 𝗙𝗔𝗖𝗖𝗜𝗔𝗠𝗢 𝗟𝗨𝗖𝗘!

Molti non sanno che, a seconda della zona climatica, vi sono precise leggi che regolano l’utilizzo della caldaia.
L’Italia è suddivisa in sei zone climatiche, dalla A alla F con le relative disposizioni da seguire.
  • Il 𝗦𝘂𝗱 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮, ad esempio, appartiene alla fascia climatica B, dove è possibile attivare i caloriferi dal 1 Dicembre al 31 Marzo, per non più di otto ore giornaliere.
  • Il 𝗧𝗿𝗲𝗻𝘁𝗶𝗻𝗼-𝗔𝗹𝘁𝗼 𝗔𝗱𝗶𝗴𝗲 invece, appartiene alla zona F e non ha alcuna limitazione d’utilizzo,
  • mentre 𝗘𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮-𝗥𝗼𝗺𝗮𝗴𝗻𝗮 e 𝗟𝗼𝗺𝗯𝗮𝗿𝗱𝗶𝗮, appartengono alla zona E, che permette l’accensione dei caloriferi fino a 14 ore al giorno dal 15 Ottobre al 15 Aprile.
Ad ogni modo, la temperatura massima all’interno delle abitazioni, negozi, uffici e scuole, non dovrebbe mai superare i 20°C, (con una tolleranza di 2 gradi), mentre nelle attività industriali e non dovrebbe andare oltre i 18°C

Fondamentale, per un utilizzo corretto ed un risparmio energetico è invece 𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗻𝘂𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲!

Occorre innanzitutto spurgare i caloriferi prima della riaccensione invernale.
Pulire i termosifoni con prodotti ad hoc per eliminare sporco e residui depositati tra gli interstizi ed isolare in modo adeguato la casa , in maniera tale da non disperdere inutilmente il calore accumulato.

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